- IN FRANCIA IL MATCH PER L'EBU SILVER DEI MEDI TRA DARIO MORELLO E DIEGO NATCHOO
- Il 13 Dicembre Grande serata di Boxe al Palazzetto dello Sport di Roma - DIRETTA RAISPORT
- I CAMPIONATI ITALIANI ASSOLUTI 2024 - SEREGNO 3-8 DICEMBRE: OGGI H 14 PRIMA GIORNATA - INFO PROGRAMMA & LIVESTREAMING
- Grande successo a Mantova per “Boxe alla Boni 24”
- Pugilato di buon livello a Osimo nella“ Warriors Cage Fight”
Accadde oggi: 28 novembre 1932 Enzo Fiermonte batte Paul Delaney
Il 28 novembre 1932 Enzo Fiermonte affrontava, alla St. Nicholas Arena di New York, Paul Delaney. Per il pugile di Casamassima, era la tournèe più importante, quella decisiva per la sua carriera e i suoi 24 anni. In America ci era già stato a più riprese facendosi conoscere e soprattutto facendosi le ossa. Nel 1930-31 una sua “rimpatriata” lo portò alle soglie del titolo italiano ed europeo, detenuti da Mario Bosisio. Il match si disputò a Milano e Fiermonte perse ai punti, facendosi invischiare dall’esperienza del milanese. Comunque subito dopo si prese la rivincita su un Bosisio in disarmo e si ripresentò in America da campione italiano. La situazione sembrava cambiata e le quotazioni del “bel italiano” salirono vertiginosamente. Quella sera a New York affrontava un “collaudatore”, si trattava di Paul Delaney, da lui già battuto in precedenza ai punti. Questo Delaney era un vero e proprio stakanovista del ring combattendo al ritmo di un match a settimana. Diciamo che nel suo record c’erano numerose sconfitte, ma anche numerose vittorie. Segno inequivocabile che il duro Paul non accettava il ruolo di vittima designata, anzi per certi versi era utile per far capire le potenzialità dei suoi avversari. Se il primo match tra i due finì ai punti stavolta Fiermonte non gli diede tregua fino a che l’arbitro vista la mala parata per l’americano, finito al tappeto ben 4 volte, sospese il match per ferita alla IV ripresa. Quel match avrebbe potuto essere il lancio definitivo nella boxe mondiale, ma inaspettatamente nella vita del nostro pugile divenne invece la sua fine sportiva coi guantoni. Quella sera alla riunione era presente il bel mondo e c’era soprattutto Madeleine Astor, la miliardaria che aveva intrecciato con lui una relazione segreta. Proprio quando “l’erede di Rodolfo Valentino” stava per avere la possibilità di battersi per il titolo mondiale contro Marcel Thil, la ricca ereditiera gli impose di scegliere tra il ring e “la bella vita” con lei. Fiermonte combattè altre due volte e poi si dedicò al bel mondo e al cinema.